Borsa di studio in memoria di Marco Castagnoli
Nel maggio del 2022, la notizia della prematura scomparsa di Marco Castagnoli, giovane regista fiorentino, è stata accolta con immenso dolore dal mondo del teatro e dell’opera, dov’era conosciuto e apprezzato per le sue qualità umane e la sua alta caratura professionale.
Dalla generosità della sua famiglia e di moltissimi amici, e dalla loro volontà di ricordare e onorare Marco Castagnoli, è nato il progetto di una borsa di studio a lui intitolata, dedicata a studentesse e studenti del Master in Regia d’Opera della VAO, che sarà consegnata lunedì 19 dicembre 2023, alle ore 17.30 presso la sede dell’Accademia di Casa Boggian.
Il senso di questa borsa di studio è quello di tenere vivo, nel cuore di tutti quelli che hanno avuto modo di apprezzarlo professionalmente e di tutti i suoi moltissimi amici, il ricordo di Marco, una persona particolare che non poteva fare a meno di suscitare simpatia ed affetto in tutte le persone che l’hanno conosciuto.
Marco ha convissuto fin dalla più tenera età, quando recitava nelle commedie scritte dalla mamma Osanda Miani, con tutti gli aspetti del teatro. Ha iniziato lo studio del flauto barocco, contralto, soprano e sopranino, sotto la guida di Federico Maria Sardelli, oggi celebre direttore di orchestra.
Ha studiato canto lirico, come tenore, con Angelo Rossi e Mya Fracassini.
Dal 2002 al 2009 ha partecipato sia come attore che come flautista a numerosi spettacoli. Lunga e convincente dal punto di vista dei risultati scenici la collaborazione con la “Compagnia delle seggiole” di Fabio Baronti.
Assistente di Maurizio Scaparro in diverse attività tra le quali vanno citate le riprese del film “l’ultimo Pulcinella” con Massimo Ranieri.
Dal 2010, come direttore creativo di “Opera Italia” collabora alla realizzazione di numerosi spettacoli che di volta in volta riuscivano ad integrare diversi aspetti teatrali come la musica, la prosa, la danza, il mimo.
Inizia poi la collaborazione con diversi registi di opera lirica che hanno provveduto a completare la preparazione artistica di Marco coinvolgendolo nella realizzazione di numerose opere liriche rappresentate anche fuori dei confini nazionali.
Mario De Carlo e Alfonso Antoniozzi in particolare sono stati i suoi principali maestri finendo poi per diventare suoi grandissimi amici.
Faust, Carmen, L’impresario in angustie, Lucia di Lammermoor, Rigoletto, La traviata, Gianni Schicchi con Mario De Carlo ed Il Turco in Italia, Roberto Devereux, Il barbiere di Siviglia, Aida, Anna Bolena con Alfonso Antoniozzi sono serviti a completare la sua preparazione artistica in modo da permettere a Marco una sua diretta responsabilità nella regia in spettacoli come il Dittico Napoletano, con Il Maestro di Musica e La Vedova Ingegnosa al Verdi di Pisa, La Boheme per i giovani al Regio di Torino, Il Gran Teatro Reinach al Regio di Parma.
Particolare è stata infine la sua collaborazione con Balich Worldwide Shows per la realizzazione delle cerimonie di apertura di giochi sportivi in Austria, Turkmenistan e Pechino.
In tutti quelli che gli sono stati vicino è rimasto un vuoto incolmabile ed il rimpianto, immenso, per tutto quello che di bello ed indimenticabile avrebbe sicuramente continuato a offrire al teatro dell’opera con la sua imprevedibile genialità.